Produttività, Performance Ed Efficienza: Sono Concetti Diversi

Produttività, performance ed efficienza: cosa sono e perché sono concetti diversi

Produttività, performance ed efficienza: cosa sono e perché sono concetti diversi

Confondere performance, produttività ed efficienza è molto facile, ma pur essendo parole aventi apparentemente lo stesso significato sono tra loro totalmente differenti.

Si può essere performanti ma non produttivi, oppure essere produttivi ma non performanti; l’unico dato certo è che senza produttività e senza performance non si può essere efficienti. Analizziamo questi 3 concetti e cerchiamo di capirne meglio significato e differenza.

Performance

La performance, dall’inglese to perform, ha a che fare con l’esecuzione di una determinata azione, ed in particolare al modo in cui qualcuno svolge un certo compito così da condurlo al successo. Dunque, tanto migliore è la performance tanto meglio il compito sarà eseguito.

Tale compito non solo deve essere portato a termine, ma deve essere portato a termine in tempi e modalità soddisfacenti; “meglio” ha infatti un significato relativo, che deve essere parametrato rispetto alla tipologia di compito da svolgere e rispetto alla persona che lo deve svolgere. Ecco di seguito elenchiamo alcuni esempi per meglio esprimere il concetto:

  • per un orologiaio restauratore, “meglio” può voler dire rimettere a nuovo un orologio nel modo più funzionale possibile, a scapito del tempo impiegato;
  • per un corridore, “meglio” può voler dire in un tempo minore, riuscire a correre più veloce per migliorarsi e aumentare le chance di vittoria ad eventuali gare, a scapito della “qualità” intesta come estetica del movimento;
  • per un operaio che lavora in catena di montaggio, “meglio” può voler dire svolgere la sua attività all’interno di un intervallo temporale medio prestabilito per la produzione dei pezzi, senza eccessi o cali ad una qualità “media-accettabile”.

Strettamente correlati al concetto di performance assumono elevata importanza  il “tempo” e la “qualità”; ecco perché entrano in gioco i concetti di efficienza e di produttività!

Efficienza

La parola efficienza deriva dal latino, ex e fàcere ovvero che produce un effetto. L’efficienza costituisce la produzione con una certa intensità (da non confondere con efficace che invece rappresenta una certa virtù nell’efficienza, ovvero una produzione intensa ripetuta nel tempo).

Questo sostantivo, rapportato agli esempi sopra, e ipotizzato come obiettivo di massimizzare gli introiti sulla base della fatica necessaria, avrà come risultato che:

  • l’orologiaio restauratore sarà efficiente quando riuscirà a riparare un orologio rendendolo funzionante proporzionalmente al costo della riparazione, sfruttando il maggior numero di pezzi già posseduti, tenuto conto della bravura della persona stessa nel produrre un effetto positivo sull’orologio rotto (ovvero, renderlo nuovamente funzionante);
  • il corridore sarà efficiente quando sarà in grado di ottenere certi tempi in prove successive, garantendo al suo corpo una ripresa dallo stress fisico compatibile con le gare che lo sportivo vorrà sostenere o a cui è necessario partecipare per scelta della società sportiva di appartenenza;
  • l’operaio sarà efficiente quando produrrà un certo numero di pezzi durante il proprio turno, secondo gli obiettivi aziendali e secondo i termini qualitativi imposti dalla propria azienda o dalla linea produttiva.

A partire da performance ed efficienza tutte le persone che hanno come obiettivo quello di massimizzare le proprie performance e la propria efficienza si impegnano per massimizzare la propria produttività.

Produttività

La produttività può essere definita come la misura dell’efficienza nella produzione di un determinato effetto, svolto secondo una certa performance. Quando entrano in gioco i KPI (indicatore chiave di prestazione) si sta cercando di ottimizzare un particolare gesto o gruppo di gesti, capaci di produrre un’azione e quindi un risultato compiuto, ottenendo il massimo di un certo insieme di unità di misura. La produttività ha a che fare con il concetto di obiettivo. Vediamo ora come ricollegandoci agli esempi fatti sopra:

  • l’orologiaio restauratore, potrebbe voler mantenere un rapporto parcella/prestazione ad un certo valore riuscendo ad avere introiti non minori di una certa entità;
  • il corridore stilerà un programma di allenamento e recupero che gli consenta di essere al massimo della forma per 6 gare su 25 nell’anno, e vuole potenziare la propria muscolatura per poter migliorare in 1 anno il suo tempo personale di X secondi;
  • l’operaio avrà una produttività massima quando sarà in grado di produrre nella propria linea un certo numero di parti per unità di tempo per ottenere il premio di produzione garantito dalla sua Azienda.

Conclusioni

Dopo una veloce analisi dei concetti e qualche esempio si può dedurre che l’efficienza è l’utilizzo migliore delle risorse che si possiedono (ed è misurabile). La Produttività è l’attitudine di massimizzare l’output con gli elementi input a disposizione. La performance è la misura della qualità dell’output, ovvero di quanto è stato prodotto con gli input a disposizione.

Produttività e performance hanno implicazioni operative ed economiche per qualsiasi Azienda. Ecco quindi che dovrebbero essere regolamentate prima di definire qualsiasi misura di efficienza nella produzione di un qualsiasi risultato.

Quindi, nell’ordine: prima la performance, per massimizzare la produttività, da cui deriva l’efficienza.

La produttività non è mai casuale. È sempre il risultato di un impegno verso l’eccellenza, di pianificazione intelligente e di sforzi concentrati.” (Cit. Paul J. Meyer)